martedì 6 maggio 2014

La dolce vita

Brevi vacanze italiane che aspettavamo da mesi, speranzosi di trovare caldo e sole e di goderci le meraviglie del turismo dello stivale. 
Piove in Friuli, piove in Veneto. Allagamenti qua e là. Due giorni di tempo decente su otto. Avevamo prenotato due giorni in un famoso parco di divertimenti del nord Italia. Su due giorni, a fine aprile, qual è la probabilità che piova a dirotto entrambi i giorni ? Al tempo non si comanda, e chi lo sa meglio di un meteorologo e della sua famiglia ? Ma anche a inizio gennaio avevamo trovato una settimana di pioggia ininterrotta e se questa non è sfortuna… Facciamo comunque nostra la filosofia nordica che "non esiste il cattivo tempo ma solo vestiti inadeguati" e ben bardati seguiamo il nostro programma originale, ma che amarezza.
Almeno speriamo di godere della proverbiale ospitalità turistica italiana, ma anche qui non un gran successo. Attenzione al cliente, questa sconosciuta. Chissà se gli stranieri hanno la stessa impressione, o magari interpretano la disorganizzazione come un tratto tipico dello Stivale, qualcosa che fa "folclore"…
Altro giorno, altro posto. Questa volta un ristorantino in zona centrale. Promette bene, ma subito casca l'asino. E noi non siamo pretenziosi, davvero. Ma almeno 3 forchette e 3 coltelli quando si paga per 3 coperti mi sembra il minimo. No: 3 forchette, un solo coltello ve lo dovete far bastare. Sbuffando, pure. Va bene che è il primo maggio e chi lavora non lo fa volentieri, ma suvvia…
Ad un certo punto, tra giri vari, ci serve il pieno di benzina. Su 7 distributori self-service che espongono il marchio di una carta di credito internazionale (la più diffusa), non in uno riusciamo ad usare la carta svedese dello stesso circuito. Dobbiamo alla fine rassegnarci a prelevare contanti. Come fanno i turisti stranieri se hanno bisogno di rifornire la macchina e non c'è personale ? 
Da ultimo cogliamo anche l'occasione per sbrigare una (banalissima) pratica burocratica che ci era rimasta in sospeso da mesi. Giriamo nel traffico per 6 (!) uffici diversi senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Sotto la pioggia battente, per di più. Abbiate pazienza se mi innervosisco un tantino. 
Italia mia, che delusione. Non sono parole di disprezzo, ma solamente un'amara constatazione di un Paese con mille potenzialità sprecate.
Per fortuna che ci sono la famiglia, gli amici. Solo quelli valgono il viaggio. Per il resto, cara Italia, ci rivedremo (forse) nel 2015, sperando che fino ad allora almeno qualcosa riesca a cambiare in meglio.

9 commenti:

Bruno ha detto...

Ah, beh! Sti emigranti, sempre a lamentarsi!!
Innanzitutto pagare in contanti e' rapido, facile e sicuro.
Le carte di credito vengono clonate, lo san tutti e voi siete stati fortunati che la vostra carta non funzionasse!
Eppoi, scusate, ma non e' stato meglio cosi' al ristorante?? Pensate se vi avessero dato tre coltelli e una sola forchetta, sarebbe stato peggio, no?
E comunque non vi hanno dato i coltelli perche' siete tipi poco raccomandabili, li avrete spaventati con le vostre movenze scandinave e le carte plastificate della banca.
La prossima volta che dovete fare una pratica, provate a usare un po' di salmone.... se non avete del salmone guardate nel portafoglio, ci sono dei foglietti rosa, quelli vanno bene lo stesso, vedrete che farete in un attimo. Non date i rettangolini di plastica, che altrimenti si incazzano.

Joe LaPrugna ha detto...

lo so che non siete più abituati, ma hai solo scritto l'ordinaria amministrazione di quello che succede sempre. che dire, sarà un mega esperimento di massa per testare la pazienza delle persone!

Denise ha detto...

Rettifico la citazione, almeno tra gli scout si dice "non c'è buono o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento" ... e di questi tempi lo tengo bene a mente...

Luciana Cossutta ha detto...

Altra ispirazione per la lamentela dell'emigrante: lo notate anche il degrado dilagante quando siete in Italia? Tutti gli spazi soffocati dalle automobili, la mancanza di manutenzione delle aree pubbliche e private, degli edifici....Io iniziato a notare l'incuria italiana quando i miei rientri si sono diradati. Tristezza. Un saluto.

Anonimo ha detto...

Sai la novità?
Dal 1º gennaio 2015 dovrebbe ritornare in vigore la Lira, la moneta nazionale italiana.
Come vanno i progressi linguistici di tuo figlio? :-)
Un saluto da Forlì.
Anna Maria

Anonimo ha detto...

Io sono anni che non ci torno in Italia. Mi mette tanta tristezza...

Joe LaPrugna ha detto...

ahaha! notavo che dopo i primi due anni i post sono praticamente dimezzati ogni anno, con una regolarità quasi precisa! però quest'anno se andate aventi così farete solo 4 post in tutto l'anno. arrivate a 12 per tenere fede a questa progressione matematica! ;-)

immagino che i post di diradino sempre di più per due motivi.
il primo è che si fa una vita sconfortante e si perde l'entusiasmo nel vedere che andarsene non è servito a nulla. e non credo che sia questo il vostro caso. il secondo immagino che sia derivato dal fatto che si trova la propria routine e tutto quello che sembrava nuovo e faceva venire voglia di scrivere qualcosa sul blog, diventa normale. e penso (spero) che sia questo il vostro caso. peccato però abbandoare del tutto il blog, magari se riusciste a fare un aritocolo al mese così da assestarvi sui 12 post annui sarebbe piacevole per i lettori! ;-)

Anonimo ha detto...

Ahahah! che ridicoli, vi credete svedesi!!! ahahahah!!!! ...Ma ridimensionatevi, superbi!

Brasilitalia ha detto...

Ma... cosa dire? Con tutto il rispetto, mi sembra il classico resoconto di due italiani che, dopo anni di vita all'estero, tornano in Italia solo per criticare. Ne conosco tanti qui in Brasile! Sono piemontese e vi posso assicurare che ad aprile é facile trovare giorni di pioggia. Se volevate caldo e sole dovevate cercare regioni piú calde, tipo Calabria o Sicilia. Purtroppo siete stati sfortunati, ma a volte succede.

Sulle posate non vedo dove sia il problema. Probabilmente se foste andati al Ristorante Cracco o l'Acanto di Milano, tanto per fare degli esempi, il servizio sarebbe stato diverso (cosí come il conto, ma se vado nel ristorantino all'angolo o in pizzeria non posso pretendere il massimo. Sará perché qui in Brasile vedo cose mai viste prima, come usare le posate al contrario o mangiare la carne col cucchiaio (giuro che non sto mentendo, ma quello che pe successo a voi non lo vedo come qualcosa di negativo.

Sulla carta di credito trovo strano quanto vi sia successo. Ho 3 carte brasiliane (Visa, Mastercard e American Express) e non ho mai avuto problemi, sia qui in Brasile che all'estero. Ho solo dovuto autorizzare l'uso internazionale e le posso usare in qualunque posto io vada.

Mi dispiace per la vostra disavventura. Forse le prossime ferie sará meglio organizzarle in paesi piú "simili" a quello che ormai siete abituati. Oppure cercare di essere piú elastici e apprezzare quello che l'Italia ancora sa dare.