venerdì 1 marzo 2013

Nove giorni per attraversare l'Atlantico

A quasi tre anni dal giorno in cui iniziai a lavorare come meteorologo marino al servizio meteorologico nazionale svedese tra una settimana effettueró il mio secondo viaggio di lavoro con esperienza sul campo o meglio in mare. La prima volta si é trattato di un viaggio a bordo di due traghetti della Viking Lines e della Finnlines in servizio tra Svezia, Estonia e Finlandia. Adesso invece si fa sul serio, con una vera e propria attraversata Atlantica a bordo di una nave mercantile. Giá in autunno due miei colleghi arrivati al SMHI pochi mesi prima di me avevano avuto la possibilitá di effettuare la traversata da Baltimora a Southampton e da Zeebrugge a Baltimore a bordo di grosse navi che trasportano principalmente automobili, camion e grandi attrezzature (una collega ha viaggiato con questa nave qui sotto che si chiama Tysla della compagnia WWL).


Lo scopo di questi viaggi di servizio é quello sia di capire il comportamento delle diverse tipologie di navi in mare in funzione delle varie condizioni meteorologiche sia quello di interagire con gli ufficiali a bordo per comprendere come i dati che noi forniamo vengono utilizzate ma soprattuto per ottenere feedback ed informazioni utili al continuo miglioramento dei nostri prodotti e servizi. Quando alcuni mesi fa venni a sapere che il prossimo in lista sarei stato io, pensai subito ad un viaggio con una tipologia di nave che solitamente ha un “sensitive cargo”, ossia tutta quei tipi di nave il cui carico necessita particolare attenzione in quanto é importante impedirne il danneggiamento a causa di cattive condizioni meteorologiche (che é proprio uno degli obiettivi del nostro lavoro). In cima alla lista di sono le porta container ma soprattutto le navi che trasportano frutta fresca. Da qui la scelta per la seconda tipologia di nave che in inglese si chiama “reefer”.
Dopo alcune settimane di studio, contatti e approfondimenti, sono riuscito ad ottenere il nulla osta per un viaggio transoceanico a bordo di una nave della Dole (si proprio quella delle banane). Salirò a bordo a San Juan in Porto Rico dove arriverà già carica (infatti le piantagioni di banana sono in Costarica) e scenderò ad Anversa in Belgio dopo circa nove giorni di navigazione. Ecco a voi Dole Europa (150 metri di lunghezza per 22 di larghezza, capace di 21 nodi di velocità).


L’Atlantico in questi ultimi mesi ci ha sempre dato filo da torcere per tracciare le rotte migliori ed evitando così le condizioni più difficili e sono molto curioso di vedere cosa mi riserverà per la mia traversata. A Silvia il compito di prepararmi l’indispensabile in fatto di medicinali e vaccinazioni e me il compito di pianificare la rotta migliore in collaborazione con i colleghi che mi seguiranno virtualmente dall’ufficio.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon viaggio e naturalmente buona traversata
Vito&Paola

Comfort_noise ha detto...

Sembra una fantastica avventura! In bocca al lupo! :)

Fede Rica ha detto...

Buon viaggio e ti prego, posta foto!!! siamo curiosissimi!