martedì 6 luglio 2010

Un "dolce" arrivederci

In questi giorni ho avuto un'ulteriore prova sul carattere degli svedesi (prova che tra l'altro personalmente non mi serviva...) ma che può far riflettere qualcuno. Dipinti da noi italiani come chiusi, poco propensi a socializzare, in realtà quello che abbiamo trovato in base alla nostra esperienza quotidiana è tutt'altro. Certo non ti puoi aspettare che ti buttino la mano sulla spalla al primo incontro, ma una volta rotto il ghiaccio... possono nascere degli ottimi rapporti e delle belle amicizie. La riprova, come vi ho detto, l'ho avuta in questi giorni.
Da qualche settimana ho avuto un collega italiano al SMHI, il servizio meteorologico dove lavoro. Un ricercatore di Bologna è stato visitor scientist per un periodo di un mese e mezzo in un gruppo di ricerca nell'ambito satellitare. Fin dal primo giorno abbiamo iniziato a frequentarci e così da qualche pranzo assieme al ristorante del SMHI, poi Sante (questo è il suo nome), è entrato a far parte della nostra piccola comunità italiana di Norrköping e in più di qualche occasione ci siamo incontrati fuori lavoro per trascorrere qualche divertente pomeriggio o serata in compagnia anche degli altri "italiani" (Giulia e Marco, Natashia e Francesco, Michele e Tiziana tutti con i rispettivi piccoli al seguito...).
In questi giorni però era arrivato il momento dei saluti. Dopo sei settimane di onorato servizio era giunto infatti il momento per Sante di riprendere l'aereo e ritornare in Italia. Un giorno per la pausa fika del pomeriggio, avevo ricevuto un invito da parte del gruppo in cui ha lavorato (e di cui fa parte anche Anna la nostra amica svedese), per festeggiare assieme la sua partenza.
Cosa gli hanno fatto trovare "questi svedesi"? Una meravigliosa ed enorme torta alle fragole e, cosa che ha lasciato Sante di stucco (ma anche il sottoscritto), un regalo per il suo futuro matrimonio! Vedere i sorrisi dei colleghi e sentire la "capa" che quasi con gli occhi lucidi lo ringraziava per il lavoro svolto e per la sua piacevole permanenza a Norrköping, mi ha fatto sentire veramente felice... è proprio vero che le esperienze bisogna farle sempre sulla propria pelle e non fidarsi troppo dei luoghi comuni.

3 commenti:

olga ha detto...

Sgrunt allora perchè io, dopo un anno in dipartimento, non avevo ricevuto niente? Anzi, la torta l'avevo offerta io! Si vede che gli ero antipatica :(
Cmq sono gli stessi svedesi tante volte a definirsi poco socievoli, e a scusarsi del fatto che possono sembrare antipatici a causa della loro timidezza. Io li trovo molto cortesi, soprattutto sul lavoro, ma un po' impauriti quando si tratta di socializzare spontaneamente. Il che non denota nulla di male, chi lo sa se l'essere molto socievoli sia un pregio o un difetto? Per questo non li voglio vedere compagnoni a tutti i costi. Certo c'è da dire che quando bevono è un'altra storia %)

cristina ha detto...

Qui a Goteborg ho ricevuto un'accoglienza eccezionale. Tutti sono molto gentili e socievoli. Il professore mi ha invitato ad un barbecue a casa sua, mentre i colleghi più giovani ad uscire con loro la sera. Inoltre appena ho bisogno di una cosa (non so, l'indirizzo di un negozio, un consiglio per comprare una bicicletta) si prodigano tantissimo finchè non ho risolto il problema!

olga ha detto...

E' vero sono gentilissimi, però poi qualche volta ti dicono che si sentono stressati a dover essere sempre molto cortesi anche quando non gli va. Io trovo assai piacevole la loro grande gentilezza, però 'nzomma, potrebbero anche usarne meno se non sempre se la sentono, senza bisogno di farsi venire il senso di colpa! L'avete mai letta la rubrica hyfs och stil su DN.se? A volte fa davvero sorridere come gli svedesi si preoccupino di dover essere all'altezza delle situazioni. Fa un po' meno sorridere quando in Svezia ti comporti spontaneamente (anche se non maleducatamente!) e ti accorgi di essere ritenuto fuori luogo :) io purtroppo faccio fatica a standardizzare i comportamenti.