sabato 1 maggio 2010

La notte di Valpurga

Ieri sera grazie ai nostri amici svedesi Jan-Olof e Felicia abbiamo potuto vivere una vera tradizione svedese: la notte di Valpurga. Il 30 aprile è una festività annuale che si celebra in Estonia, Finlandia, Lettonia, Svezia, Repubblica Ceca e Germania e questa tradizione è basata sulle cerimonie pagane che si diffusero in alcune parti dell'Europa dopo la morte di Santa Valpurga nel 779 al fine di scacciare le streghe ed gli spiriti demoniaci.
In molti luoghi di Svezia e Finlandia si celebra questa festa bruciando dei falò accompagnati qualche volta anche da fuochi d'artificio. Per gli svedesi il vero significato di questa notte è celebrare l'arrivo della primavera e nei tempi antichi (ben precedenti alle tradizioni religiose): i falò servivano proprio per bruciare le cose vecchie dell'inverno e fare spazio a quelle nuove. Solo con l'avvento della cristianità in Svezia attorno all'anno 1000, i fuochi di Valpurga vennero connessi all'attuale significato.
Valpurga è stata quindi anche l'occasione per rimettere piede ancora una volta nel B&B di Jan-Olof e Felicia... e che emozione rileggere le libro degli ospiti le nostre parole datate 22 gennaio 2009...

Grazie alla loro ospitalità è stata servita una magnifica cena accompagnata da una sapiente selezione di vini (c'era anche un Valpolicella ripasso) e l'occasione è stata propizia per fare l'amicizia con una nuova coppia di 'immigrati', proveniente da Parigi. Lui ricercatore oceanografo (che ha trovato in Francia difficoltà simili a quelle che i ricercatori italiani incontrano nel Bel Paese, seppure in misura minore, a sentire le sue parole) assunto all'SMHI (siamo colleghi ora...) e lei ingegnere agrario. Storie simili le nostre...
Ho sempre detto che vivere in un paese diverso dal proprio offre diverse opportunità tra cui oggi cito quella culinaria (seppure noi non abbiamo nulla da invidiare a nessuno... nemmeno ai francesi). Eppure a volte si scoprono cose inaspettate, come quello che è successo ieri sera. Non sono mai andato matto degli asparagi in Italia - io avevo incontrato sempre e solo quelli bianchi che vengono lessati - ma a cena sul piatto c'erano degli asparagi verdi (scottati sulla padella con un filo d'olio fino a farli divenire quasi croccanti e messi su un letto di crostini) che si solo rivelati una vera leccornia !
E' ovvio però che dopo la carne sul tavolo è comparsa una selezione di formaggi che poco aveva di svedese visto che i pezzi migliori erano francesi ed italiani... ma il segreto della vita all'estero è questo: ti apre la mente a sapori e sensazioni nuove e così puoi scegliere il meglio, quello che più ti si addice, prendendo una cosa da qui e un pezzetto da là, allargando l'esperienza tutto diviene molto più godibile.
E mentre sorseggiavo uno Shiraz australiano, per un attimo sconnesso dalla discussioni della tavola, riflettevo su quanto sia piacevole sentire tante lingue diverse che si mescolano attorno ad un tavolo, francese, italiano, svedese, inglese... e ritrovarsi a capire quella strana lingua fatta di suoni e parole mescolate che inevitabilmente i nuovi arrivati si ritrovano a parlare finché non acquisiscono un ampio vocabolario svedese!

Poi è arrivato il momento di vivere la tradizione dei falò e così con una breve passeggiata in compagnia dei figlioletti - due allegre bambine ed un bimbo (tutti tra i 5 e gli 8 anni) - abbiamo raggiunto il luogo prescelto per l'accensione del fuoco portato a termine dagli scouts.
L'esplosione del verde primaverile quest'anno si è fatto attendere un po' di più ma ormai è dietro l'angolo, ed è questione solo di qualche giorno ancora.

3 commenti:

alessandro ha detto...

valpurga....basta la parola!

gattosolitario ha detto...

Valborg é la prima festa dell'ubriacatura pubblica della stagione. Ieri sera era pazzesco da queste parti, talmente tanto alcool ed ubriachi per strada, giovani che barcollavano, ragazzi stesi per terra, tradizione rispettata.

Sono d'accordo, é bello vivere fuori, incontrare persone diverse, provare cose nuove. Bisognerebbe sempre viaggiare, scoprire, aprirsi al diverso.

Carla ha detto...

Bene, bene! La nostra (siamo tre donne) insegnante di svedese proprio lo scorso martedì ci ha chiesto di andare a cercare, per la prossima volta, il significato e le tradizioni legate alla festa di Valpurga... Mi avete evitato la ricerca!! ;)