martedì 2 marzo 2010

Quando qualcosa va storto: diversi approcci ad uno stesso problema

Metodo italiano:

A parte l'ovvia ironia, mi sembra molto tipico del sistema italiano lo scaricare il barile, il "dare la colpa a qualcuno" quando si verifica un problema, un inghippo nel sistema. Ecco: COLPA. Subito pronti a mettere in croce qualcuno (magari poco importa se è la persona giusta, basta che UN colpevole si trovi).
Spesso però la responsabilità non è del singolo, bensì di qualche procedura nel sistema che è difettosa. E se il difetto rimane, una volta eliminato il "colpevole" l'errore sarà prima o poi destinato a ripetersi.
Insabbiare, insabbiare, insabbiare... suona qualche campanello nella testa di qualcuno ???
Perchè invece non impiegare le - magari limitate - risorse disponibili per fare un'analisi di quello che nel sistema nella sua interezza non va ? Così è come funziona qui (almeno per l'esperienza che ho in ambiente ospedaliero).
I casi di "malasanità" - più o meno gonfiati - di cui si sente parlare in Italia, esistono anche qui. Non saprei fare un confronto attendibile Italia-Svezia, in termini numerici, ma quello che salta all'occhio è il COME il problema viene qui affrontato e risolto. Spesso è una serie di circostanze, l'una dopo l'altra e in sfortunata serie, che porta al patatrac, e non l'errore umano del singolo (tutti possiamo sbagliare, e spesso questo ha poco a che fare con l'esperienza, la competenza e la buona volontà). Perchè non modificare allora le procedure di sicurezza in questa "catena di lavoro", in modo che A controlli B il quale a sua volta controlla C ? Il risultato non è solo una maggiore sicurezza per chi usufruisce del servizio (pazienti), ma anche una minore pressione psicologica e un minor stress per chi lavora (medici, paramedici, ecc.). Oltre poi al fatto che un tale cambiamento, sicuramente più dispendioso nell'immediato in termini di risorse, tempo, denaro, energie, resta comunque per il futuro. E' un investimento, ma che alla lunga paga.
Per chi volesse invece attenersi al vecchio consolidato metodo, ecco la versione in svedese :-)

2 commenti:

Frans Halmsson ha detto...

argomento infinito

Riccardo ha detto...

Uhh..come mi suona famliare!
Il mio capo e' uno di quelli che non sbaglia mai (sue testuali parole). Nella realta' la situazione e' ben diversa...
E alla fine ci sbraniamo tra di noi, ma questo non e' un modo intelligente di lavorare...crea solo tensione e perdite di tempo.